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Scheda corso

La nuova L.R. 65/2014 adeguata alla riforma c.d. “Madia SCIA 2”

Iscrizioni aperte dal 27-05-2019 al 07-06-2019
Organizzato da:Collegio dei Geometri e G.L. di Massa Carrara
 Ordine degli Architetti Massa Carrara
 Ordine Ingegneri Massa Carrara
Luogo:Castello di Terrarossa
Indirizzo:Via Nazionale Cisa 22 54016 Terrarossa
Data:
10-06-2019
10-06-2019 - dalle: 15:00 alle: 19:00N° Iscritti: 24/30
Crediti conseguibili in totale:4
Note: Quota iscrizione € 15,00

Modalità di pagamento quote iscrizione:
- presso Segreteria del Collegio dei Geometri
- versamento su c/c bancario c/o MPS IBAN IT92Q0103013601000000050040
 

Documenti

icobelcari100619.pdf 135.82 KB

Modalità di iscrizione

PROGRAMMA:

Il quadro generale della riforma c.d. “Madia”

Inquadramento della riforma c.d. “Madia”, in relazione all’ordinamento giuridico

Il rapporto dinamico fra le leggi che modificano il D.P.R. 380/2001 e la L.R. n° 65/2014

La legge 7.8.2015 n° 124 c.d. “Madia” – il d.lgs. 30 giugno 2016, n. 126 - il d.lgs. 30. giugno 2016, n. 127 – il d.lgs. 25.11.2016, n. 222

Le principali novità della L. 7.8.2015, n. 124, c.d. “legge Madia”

Introduzione dell’istituto del “silenzio assenso” nei rapporti fra amministrazioni pubbliche e gestori di servizi pubblici – caso di amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, beni culturali e salute dei cittadini ed altri casi di amministrazioni pubbliche

Gli effetti del silenzio assenso della legge c.d. “Madia” nella procedura di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica

Le due diverse fattispecie di silenzio assenso di cui all’artt. 17bis e 20 della legge 241/1990

Il silenzio assenso fra soggetto privato e pubblica amministrazione applicato alla materia edilizia e fra pubbliche amministrazioni e gestori di pubblici servizi

Gli effetti giuridici del silenzio assenso. Cosa succede se il provvedimento che si è formato in forma tacita è illegittimo, in quanto in contrasto con le disposizioni di legge, regolamentari o di pianificazione?

Le novità della legge c.d. “Madia” in materia di autotutela di cui all’art. 21 nonies della L. n° 241/1990 – limiti temporali all’esercizio di tale potere

Casistiche in cui non opera il termine di 18 mesi per l’esercizio del potere di autotutela

Le modifiche alla procedura della segnalazione di inizio attività introdotte dalla legge c.d. “Madia”

Modifica alle disposizioni sanzionatorie di cui all’art. 21 della L. n° 241/1990

Le modifiche in materia di sospensione di un provvedimento amministrativo introdotte dalla legge c.d. “Madia”

La recente giurisprudenza in materia di autotutela in relazione alla legge c.d. “Madia”

Le novità del d.lgs. 30.06.2016, n. 126 “Attuazione alla delega in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), a norma dell’articolo 5 della L. n°124/2015”

Le novità del D.lgs. 30.06.2016, n. 126 in materia di procedimenti amministrativi 

Le procedure sostitutive in caso di inadempimenti del comune – attività vietata al comune

Le procedure sanzionatorie in caso di  mancato adempimento del comune

Introduzione nella L. 241/1990 dell’art. 18 bis avente ad oggetto “Presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni”

Modifica nella L. 241/1990 dell’art. 19 comma 2 e 3 in materia di esercizio del potere inibitorio

Introduzione nella L. 241/1990 dell’art. 19-bis (concentrazione dei regimi amministrativi)

L. 241/1990 articolo 20 avente ad oggetto “silenzio assenso” modifica del comma 1

L. 241/1990 articolo 29, avente ad oggetto “Ambito di applicazione della legge” modifica del comma 2-ter - Norme transitorie

IL d.lgs. 30.06.2016, n° 127 “norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi, in attuazione dell’art. 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124”

Conferenza dei servizi istruttoria – modalità e soggetti abilitati all’attivazione

Conferenza dei servizi preliminare – casistiche di applicazione e soggetti abilitati all’attivazione

Conferenza dei servizi decisoria – semplificata asincrona – simultanea sincrona –  casistiche applicative e procedimento 

Il d.lgs. 25 Novembre 2016, n° 222  “Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124”

Oggetto  del d.lgs. N° 222/2016 – il glossario unico delle opere edilizie – categorie di intervento edilizio - regime giuridico a cui sono sottoposte

L’attività di consulenza gratuita delle pubbliche amministrazioni – le forme abilitative all’esecuzione dei lavori: la comunicazione – la S.C.I.A. – Il silenzio assenso – Il titolo espresso

La comunicazione – gli effetti  - la comunicazione unica per attività sottoposte a più adempimenti

Regimi amministrativi attività private – la SCIA – la SCIA unica – la SCIA condizionata – la decorrenza del termine per l’esercizio del potere di autotutela

L’autorizzazione – integrazione attività di cui alla tabella “A”

Il quadro delle procedure ammesse a rimedio contro l’inerzia dell’amministrazione comunale nei casi di richiesta del permesso di costruire

Semplificazione dei regimi amministrativi in materia edilizia relativamente allo sportello unico per l’edilizia

Riscrittura dell’art. 6 del D.P.R. 380/2001 in materia di attività edilizia libera

Ampliamento dell’attività edilizia libera per quanto attiene alle opere finalizzate al superamento delle barriere architettoniche

Semplificazione mediante trasferimento di opere dal regime della comunicazione a quello dell’attività edilizia libera in assenza di adempimenti

Eliminazione del regime dell’attività edilizia libera, sottoposta all’adempimento della comunicazione

Possibilità delle regioni di ampliamento del regime dell’attività edilizia libera – limitazioni

la C.I.L.A. – procedura abilitativa residuale per le categorie di intervento edilizio non sottoposte attività Edilizia libera, permesso di costruire e SCIA

Le modalità procedurali della C.I.L.A. asseverata

La C.I.L.A. - i profili normativi che possono essere disciplinati dalle regioni – modalità di presentazione per opere edilizie già eseguite

Semplificazione della procedura del rilascio del permesso di costruire relativamente al profilo igienico-sanitario

Eliminazione del titolo edilizio relativo alla Denuncia d’Inizio Attività

Opere sottoposte al regime della S.C.I.A.

La sostituzione del rilascio dell’agibilità con la segnalazione certificata di agibilità

Eliminazione della D.I.A. quale titolo alternativo al permesso di costruire

La facoltatività di richiedere il permesso di costruire per le opere sottoposte a S.C.I.A.

La S.C.I.A. quale titolo edilizio da utilizzare facoltativamente al Permesso di Costruire per le ristrutturazioni c.d. “pesanti” ed interventi di nuova costruzione disciplinati da piani attuativi di dettaglio

La tabella A – sezione I (Suap) – II (Edilizia) - III (Ambiente)  - struttura normativa – obiettivi

Quadro generale delle procedure del D.P.R. 380/2001 così come modificato dal d.lgs. n° 222/2016

Il  Nuovo quadro in materia di regime penale  raccordato con le nuove procedure abilitative edilizie

Le sanzioni penali in materia di abuso edilizio – Le ristrutturazioni edilizie c.d. “pesanti” penalmente rilevanti – Aspetti contraddittori del regime penale in materia di ristrutturazione edilizia conservativa “pesante” e ricostruttiva “leggera” – Il regime penale e non delle pertinenze – L’estinzione del reato

Focus sull’art. 65-bis della L. 21.06.2017, n° 96 in materia di definizione della categoria di intervento del restauro e risanamento conservativo

Sentenza         della cassazione penale, sez. III, n° 6863 del 2017 caso c.d. “palazzo Tornabuoni”

La nuova definizione del restauro e risanamento conservativo sotto il profilo del cambio di destinazione d’uso, stabilita dall’art. 65-Bis della L. n° 96/2017

La sentenza del T.A.R. Toscana n° 1009 del 28/07/2017 in materia di cambio di destinazione d’uso da effettuare con il restauro e risanamento conservativo

Modifica della L.R. n° 65/2014 con la L.R. n° 50 del 8.9.2017 in adeguamento alla riforma c.d. “Madia” 

Il nuovo quadro generale delle attività edillizie nazionale e regionale – confronto

Differenze fra gli istituti della S.C.I.A. e C.I.L.A.

La nuova manutenzione straordinaria ed il restauro e risanamento conservativo  c.d. “pesanti” e “leggeri” – Distinzione fra le due categorie di intervento

Parziale eliminazione della C.I.L. ed ampliamento dell’attività edilizia libera in assenza di adempimenti

Opere sottoposte a comunicazione (C.I.L.)

Le nuove opere sottoposte a comunicazione di inizio lavori asseverata da un tecnico abilitato

Le nuove opere sottoposte alla procedura della S.C.I.A.

Le nuove opere sottoposte al Permesso di Costruire alternativo e facoltativo alla S.C.I.A.

Le novità  in materia di titolo edilizio per i manufatti temporanei necessari alla conduzione dell’azienda agricola

Le novità in materia di opere sottoposte al Permesso di Costruire

Le nuove opere sottoposte a SCIA, quale titolo alternativo e facoltativo al Permesso di Costruire

Le novità in materia di procedura abilitativa paesaggistica

Le novità in materia di disciplina di agibilità

Focus sulle opere sulle quali occorre l’attestazione di agibilità

La documentazione da allegare all’attestazione di agibilità

Le  novità in materia di procedure sanzionatorie

Le novità in materia di applicazione degli oneri di urbanizzazione

Le novità in materia di procedura di rilascio del Permesso di Costruire

Le novità in materia di procedura di approvazione del Programma aziendale per gli interventi nel territorio rurale

Le novità in materia di verifica dei requisiti igienico-sanitari a cura del professionista

I termini più lunghi per la formazione degli strumenti urbanistici

Maggiori limitazioni in materia di norme di salvaguardia per mancato rispetto dei termini di pianificazione urbanistica

Il regolamento edilizio-tipo

L’indirizzo legislativo in cui si colloca la redazione del Regolamento Edilizio-Tipo

Principi ed obiettivi del Regolamento Edilizio-Tipo

Intesa del 20/10/2016 tra il governo, la regione ed i comuni, concernente l’adozione di un regolamento edilizio-tipo – tempi e modalità di recepimento da parte delle regioni

Tempi e modalità di recepimento da parte dei comuni

Struttura del Regolamento Edilizio-tipo – Allegato 1-A e B

Allegato 1 – prima parte

Allegato 1 – seconda parte

I principi che devono osservare i comuni

Ciò che devono e possono contenere le norme regolamentari comunali

  La parte finale sarà dedicata all’analisi dei quesiti dei partecipanti, i quali potranno anche far pervenire alla Segreteria Organizzativa – almeno una settimana prima della data di svolgimento del corso – domande formulate in maniera sintetica ed attinenti il programma promosso.